giovedì 27 febbraio 2014

Copywriter: Fondazione Ronald McDonald

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/fondazione-ronald-mcdonald/


Fondazione Ronald McDonald


Campagna social


Background.


Presente in 52 paesi, la Fondazione Ronald McDonald è un’organizzazione no profit, finalizzata a migliorare la salute e il benessere dei bambini.

Dal 1999 la Fondazione, è presente in prossimità e all’interno dei principali ospedali pediatrici italiani con le sue “Case lontano da casa” in cui offe ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie.


Obiettivo.


Offrire supporto web all’apertura della nuova Casa Ronald di Firenze.


Soluzione.


Si è utilizzata la pagina Facebook della Fondazione per far scoprire, attraverso una serie di post sponsorizzati, cosa fa l’organizzazione. Creativamente sono stati realizzati una serie di soggetti che evocavano le parole, i pensieri e i disegni dei più piccoli ospiti delle Case lontano da casa.


Risultati.



  • 2 mesi di attività

  • 18 post


  • +600% Fans: da 2099 a 14.889

  • Portata: da 2.227 a 259.249

  • Interazioni: 7.337 di cui Like 5.735











Digital COPYWRITER: LUCA BARTOLI
ART DIRECTOR: Roberto Rotta
AGENZIA: Tribal DDB
CLIENTE: Fondazione Ronald McDonald


Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald’s


dal sito ufficiale


La Fondazione nel mondo



La Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia è sede locale della Ronald McDonald House Charities, Inc. (RMHC), un’organizzazione no profit nata nel 1974 negli Stati Uniti. La sua missione in tutto il mondo è creare e sostenere programmi che migliorino in modo diretto la salute e il benessere dei bambini.

La Ronald McDonald House Charities è presente in 58 diversi Paesi nel mondo, tra cui l’Italia e assicura risparmi in costi alberghieri per circa 311 milioni di dollari.

Questo impegno si realizza attraverso una serie di iniziative umanitarie e scientifiche che coinvolgono i bambini e le loro famiglie.
Si tratta di strutture presenti presso gli ospedali pediatrici, destinate ad accogliere temporaneamente le famiglie dei bambini gravemente ammalati e lungodegenti che, a causa della malattia, sono costretti a vivere lontano da casa. Grazie a questi programmi di attività, i bambini possono soggiornare assieme alle proprie famiglie quando non sono impegnati nelle terapie ospedaliere e così alleviare i disagi che la degenza comporta.
Ad oggi nel mondo sono state realizzate oltre 320 Case Ronald, 177 Family room e 48 Ronald McDonald Care Mobile, che offrono ospitalità per un totale di oltre 7 milioni di famiglie all’anno e generando un risparmio di ben 311 milioni di dollari per le famiglie in costi alberghieri.

L’intera iniziativa coinvolge circa 30.000 volontari, che dedicano più di tre milioni di ore l’anno a questa missione. La Fondazione sostiene tutti i costi amministrativi e organizzativi di tali programmi in modo che i contributi raccolti giungano effettivamente alle famiglie e ai loro bambini.

La Fondazione in Italia



La Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia è presente nel nostro paese dal 1999.


Crediamo fermamente che per un bambino malato la medicina migliore sia stare con mamma e papà e una famiglia serena faccia parte integrante della cura.

Per questo motivo ci proponiamo di costruire, acquistare o gestire Case Ronald ubicate nelle adiacenze di strutture ospedaliere e Family Room, situate direttamente all’interno dei reparti pediatrici, per offrire ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie durante il periodo di cura o terapia ospedaliera. Le Case Ronald e le Family Room devono essere vissute come una “Casa lontano da casa”, un luogo dove accanto alle strutture ospedaliere (oncologiche e terapeutiche) si possa riunire tutto il nucleo familiare.

Nelle Case Ronald, infatti, il bambino può continuare a vivere assieme alla propria famiglia quando non è impegnato nelle terapie ospedaliere ed alleviare così i disagi che la degenza comporta. Ma le Case Ronald e le Family Room non sono solo una risposta alle necessità di accoglienza, al loro interno si svolgono attività educative e ricreative sviluppate per accompagnare le giornate delle famiglie.


Nel 2012 Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, grazie a Case Ronald e Family Room, ha ospitato 4.729 persone, generando un risparmio annuale per le famiglie accolte di oltre 2.000.000 €.

Non solo: proprio grazie alla Fondazione migliaia di bambini che vivono lontano da poli di eccellenza ospedaliera hanno potuto usufruire delle migliori cure mediche e di un’assistenza adeguata alla loro patologia.




Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Web e #AgenziaFacebook, #AgenziaSocial, #AumentareFanSuFacebook, #CampagneFacebook, #CampagneFacebookItalia, #CampagneSocial, #ComeRealizzareUnaCampagnaFacebook, #CreareCampagneFacebook, #FarePubblicitàSuFacebook, #FondazioneRonald, #FondazioneRonaldMcdonald, #FondazioniNoProfit, #PostSponsorizzatiFacebook, #PubblicitàNoProfit, #RonaldMcdonald, #RonaldMcdonaldItalia, #RonaldMcdonaldNoProfit

martedì 25 febbraio 2014

Copywriter: Welcome to The Double

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/the-double/


The Double


Welcome to The Double


SPOT TV






Copywriter: Luca Bartoli
Art director: Gabriele goffredo
Regista: Giuliano Garonzi
Musica: “A ghost that never leaves” - JEUDAH
Agenzia: stvDDB
Cliente: Seven
Prodotto: zaini reversibili The Double


Spot tv


Seven The Double


Dal sito ufficiale


IL NUOVO ZAINO THE DOUBLE TOTALMENTE REVERSIBILE.

LO ZAINO CON LA MUSICA DENTRO.


THE DOUBLE è l’unico zaino totalmente reversibile con pochi, facili, gesti. Da un lato fantasia, dall’altro tinta unita… per cambiare tutte le volte che vuoi!


THE DOUBLE: LO ZAINO CON LA MUSICA DENTRO.

THE DOUBLE HA LA MUSICA DENTRO…

CE L’HA NEL SUO DNA.


E la porta sempre con te! Ad ogni zaino The Double è abbinato un paio di cuffie stereo in coordinato con la fantasia del tessuto. La tasca porta-lettore e il passacavo per le cuffie ti permettono di ascoltare la tua musica preferita… sempre!

The Double non è solo uno zaino….

Scopri tutta la collezione reversibile Seven!



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Spot e #AGhostThatNeverLeaves, #AGhostThatNeverLeavesJeudah, #AgenziaComunicazione, #AgenziaPubblicità, #AgenziaPubblicitaria, #ArtDirector, #CheCanzoneCèNelloSpotSeven, #ComeSiChiamaLoZainoSevenReversibile, #Copywriter, #Jeudah, #JeudahAGhostThatNeverLeaves, #Regista, #Seven, #SpotSeven2013, #SpotTv, #StvDdb, #Stvddb, #TheDouble, #WelcomeToTheDouble, #ZainiSeven, #ZainiTheDouble, #ZainoReversibile, #ZainoSevenTheDouble

domenica 23 febbraio 2014

Copywriter: Seven

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/seven/


Seven


Zaini Scuola Seven


SPOT TV






Copywriter: Luca Bartoli
Art director: Gabriele goffredo
Agenzia pubblicitaria: stvDDB
Cliente: Seven
Prodotto: Zaini scuola Seven
Spot tv


Zaini Seven


da wikipedia l’enciclopedia libera


La Seven S.p.A. è una azienda produttrice di borse e zaini italiana, con sede nella frazione Fornacino di Leini (Torino) in Piemonte.


La Seven viene fondata nel 1973 a Leini dai fratelli Di Stasio, inizialmente con il nome di Euroborse. L’azienda, all’epoca ancora impresa familiare, si occupa principalmente della realizzazione di borse sportive.


Nel 1981 viene scelto l’attuale nome Seven. Seven, che in lingua inglese significa “sette”, il numero dei fratelli Di Stasio, dei quali solo 6 però proprietari dell’azienda. Dallo stesso anno viene affiancata alle borse sportive, la produzione di zaini per la montagna e per la scuola.

Nel 2006 la Seven acquista la concorrente Invicta da Diadora rafforzando così la sua posizione nel mercato italiano e internazionale degli zaini.


Soprattutto grazie alla produzione degli zaini per la scuola, il fatturato dell’azienda nel 1996 passa a 50 miliardi di lire. In seguito vengono fondate filiali in Spagna, Romania e Hong Kong, coordinate dal punto di distribuzione torinese.



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Spot e #AgenziaStvDdb, #CheRumoreFaUnPianoforteCheSiRompe, #ComeEvitareDiFareICompiti, #Copy, #CopyWriter, #Copywriter, #DdbItalia, #DdbMilano, #FareICompiti, #LucaBartoliRutto, #NonFareICompiti, #NonVoglioFareICompiti, #PlayYourSeven, #PubblicitàItalianaRutto, #RompereUnPianoforte, #Rutti, #RuttoPotente, #SaffirioTortelliVigoriti, #Scuola, #Seven, #SevenSpa, #StvDdb, #StvTorino, #Zaini, #ZainiScuola, #ZainoRutto

venerdì 21 febbraio 2014

Copywriter: Slounge

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/slounge/


Slounge


Spot tv





Manifesto


La nostra slounge way.


Ci muoviamo, ma lo facciamo senza fretta.

Il nostro corpo è il nostro strumento, lo usiamo. Ma non ne abusiamo.

È la curiosità a guidarci continuamente verso il nuovo.

Siamo aperti al mondo al 100% nel superare confini che non sono ancora stati tracciati.
Ci muoviamo slounge.


Pensiamo, consepevoli della nostra unicità. I nostri pensieri ed emozioni sono solo nostre.

Nessuno può dirci cosa possiamo o non possiamo fare, dire o pensare.

Siamo pastori non pecore. Decidiamo delle nostre vite. Scegliamo.

E nello scegliere, siamo rilassati. Tanto non esistono decisioni sbagliate.

L’unico errore è lasciarle prendere agli altri.
Pensiamo slounge.


Siamo positivi, ottimisti, curiosi. Siamo l’estensione di tutti i nostri pensieri.

Abbiamo piani perfetti da realizzare che chiamiamo sogni e mezzi potenti di nome entusiasmo e creatività.

Interpretiamo la realtà a modo nostro, la plasmiamo e la facciamo assomigliare alla nostra visione del mondo.

Tutta la fiducia, la saggezza e il coraggio che ci servono sono già dentro di noi, adesso.
Siamo sloungers. Unisciti a noi.









Copywriter: Luca Bartoli
Art Director: Nicola Cellemme
Agenzia: DLVBBDO, Milano
Cliente: Freddy
Prodotto: The Slounge Way



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Scrittura, #Spot e #AbbigliamentoSlounge, #AdvertisingCopywriting, #Blogger, #CercasiCopywriter, #CercoCopywriter, #CopyWriter, #Copywrite, #Copywriter, #CopywriterFreelance, #CopywriterLavoro, #CopywriterMilano, #CopywriterPortfolio, #CopywriterSenior, #CopywriterWeb, #CopywriterCopywriter, #Copywriting, #CopywritingBlog, #CopywritingPortfolio, #CorsiCopywriter, #CorsoCopywriter, #DiventareCopywriter, #Freddy, #FreddySlounge, #LavoroCopywriter, #LavoroCopywriterMilano, #Manifesto, #PensieriSlounge, #SeoCopywriting, #Slounge, #SloungeFilosofia, #SloungeSignificato, #SloungeWay, #TheArtOfMovement, #TheSlounge, #TheSloungeWay, #WebContent, #WebCopywriter, #WebCopywriting, #WebWriter

mercoledì 19 febbraio 2014

Copywriter: Bag Projection Mapping

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/bag-projection-mapping/


Seven The Double


Projection mapping.


SPOT TV



Backstage






Copy writer: Luca Bartoli
Art director: Gabriele Goffredo
Agenzia: stvDDB
Cliente: Seven
Prodotto: the double
Spot tv


 


Projection mapping


Da wikipedia l’eciclopedia libera (traduzione automatica da google)


noto anche come video mapping e realtà spaziale aumentata , è una proiezione tecnologia utilizzata per trasformare oggetti, spesso di forma irregolare, in una superficie di visualizzazione per proiezione video. Questi oggetti possono essere paesaggi industriali complessi, quali edifici. Utilizzando software specializzato, un oggetto bidimensionale o tre è spazialmente mappato sul programma virtuale che imita l’ambiente reale è da proiettare su. Il software può interagire con un proiettore per adattarsi a qualsiasi immagine desiderata sulla superficie di quell’oggetto. [ 1 ] Questa tecnica è utilizzata da artisti e inserzionisti che possono aggiungere dimensioni extra, illusioni ottiche, e le nozioni di movimento su oggetti precedentemente statici. Il video è comunemente combinato con, o innescata da, audio per creare una narrazione audio-visiva.


Anche se la mappatura proiezione è relativamente nuovo, la sua storia risale più indietro di quanto si possa aspettare. (La storia è dettagliata in The Illustrated History of Projection Mapping[ 2 ] ). Fino a circa tre anni fa, [ quando? ] , la mappatura di proiezione è stato indicato come Spatial Augmented Reality e Shader lampade lampade Shader , e inventò presso University of North Carolina a Chapel Hill da Ramesh Raskar , Greg Welch e Henry Fuchs . Il record prima nota [ citazione necessaria ] di proiezioni su oggetti 3D è stato nel 1969, quando Disneyland ha aperto la loro corsa Haunted Mansion. Hanno usato le teste senza corpo falsi come oggetti che avevano 16mm proiettato su di loro per farli sembrare reale attraverso illusioni ottiche. Il prossimo record di mappatura proiezione dal 1980, quando l’installazione dell’artista Michael Naimark girato persone che interagiscono con gli oggetti in un salotto, poi proiettato nella stanza, creando illusioni come se le persone che interagiscono con gli oggetti erano davvero lì. [ 3 ] [ 4 ] La prima volta il concetto di mappatura di proiezione è stato studiato accademicamente [ citazione necessaria ] era presso la University of North Carolina a Chapel Hill, alla fine del 1990, dove gli studiosi hanno lavorato su un progetto, Ufficio del Futuro Shader lampade . In questo progetto, hanno voluto per collegare uffici da posizioni diverse per sentirsi come se fossero insieme in uno spazio ufficio condiviso proiettando le persone nello spazio ufficio come se fossero veramente lì. [ 5 ] Entro il 2001, più artisti ha iniziato a utilizzare la mappatura di proiezione in opere d’arte e gruppi come Microsoft ha iniziato a sperimentare con esso come un mezzo di progresso tecnologico.


Dopo che l’oggetto che verrà proiettato su è scelto o creato, una replica virtuale di tutta la fisica istituito deve essere creato. In primo luogo, si deve scegliere le immagini oi video che desidera proiettare. Poi, il modello virtuale della superficie di proiezione viene creato nel computer utilizzando programmi speciali. Il passo successivo è definito come “mascheratura”, che significa utilizzando modelli di opacità in realtà “mascherare” le forme e le posizioni dei vari elementi della costruzione o spazio di proiezione esatti. Coordinate devono essere definiti per cui l’oggetto è posto in relazione al proiettore. Infine, l’orientamento xyz, la posizione e le specifiche lente del proiettore aggiungono alla scena virtuale. [ 6 ] Le regolazioni sono comunemente necessari modificando manualmente sia la scena fisico o virtuale per i migliori risultati. Saranno necessari grandi proiettori con 20.000 lumen o più grandi per le proiezioni su larga scala come sui grattacieli della città. In caso contrario, per le produzioni più piccole, un proiettore con un lumen inferiori di base funzionerà. Software di mappatura video come MadMapper e VPT 6.0 sono tutti scaricabili per l’utilizzo in progetti come questi. Inoltre, estensibili open-source framework software come MPM (Multi-Projector-Mapper) [ 7 ] sono disponibili.


Mappatura di proiezione prima volta alla ribalta attraverso campagne pubblicitarie guerriglia e fantini di video per musicisti elettronici. [ 8 ] Le grandi aziende come Nokia, Samsung e BMW hanno da allora proiezioni video usati per creare campagne per i loro prodotti nelle principali città di tutto il mondo. Queste campagne pubblicitarie comunemente usano tecniche di mappatura per proiettare scene sui lati degli edifici. Mappatura di proiezione può essere anche interattivo, come Nokia Ovi Maps ha fatto un progetto in cui le proiezioni sarebbero mimare i movimenti delle persone. [ 9 ] Il festival Fête des Lumières di Lione, una festa per onorare la Vergine Maria, ha recentemente iniziato incorporando anche la mappatura 3D nel loro produzioni, creando l’illusione di un flipper gigante sul lato di un edificio. Tecniche comuni per questi spettacoli incluse entrambe le tecniche 3D mapping e proiezione 3D per creare l’illusione della profondità, così come il movimento come ad esempio edifici fatiscenti.


Nella musica dance elettronica (EDM) comunità, sta diventando sempre più comune per DJ ad accompagnare la loro musica con immagini sincronizzate. Sebbene normali schermi di proiezione sono comunemente usati, alcuni artisti visivi stanno cominciando a creare su misura, impianti 3D per proiettare su. [ 10 ] Molti artisti EDM impiegano tecniche di mappatura di proiezione in molti dei loro spettacoli. Gli artisti che sono gli unici visivo anche utilizzare la mappatura di proiezione come mezzo di espressione creativa, credendo che si può migliorare mezzi creativi esistenti, come la pittura e il disegno.


Artista può usarlo come una forma d’avanguardia di espressione in quanto è una nuova tecnologia in grado di trasformare le loro idee creative in proiezioni in 3D, il collegamento con il pubblico in modo nuovo. [ 11 ] Le proiezioni video sono apparsi in centri urbani come New York City e Londra, dove gli artisti hanno utilizzato le proiezioni di guerriglia in pubblico senza alcuna autorizzazione necessaria. In questo modo, gli artisti possono mostrare il loro lavoro in qualsiasi luogo come qualsiasi cosa e ovunque può essere una tela. Spesso le persone usano anche come mezzo di attivismo,. Del gruppo Occupy Wall Street ha usato per proiettare l’edificio Verizon Wireless a New York City come un mezzo per diffondere visivamente la parola che Occupy Wall Street è ancora vivo [ 12 ]



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Spot e #30Secondi, #30, #Agenzia, #AgenziaAdvertising, #AgenziaComunicazione, #AgenziaDiComunicazione, #AgenziaPubblicità, #AgenziaPubblicitarie, #AgenzieComunicazione, #AgenzieDiComunicazione, #AgenzieDiPubblicità, #AgenziePubblicità, #AgenziePubblicitaria, #AgenziePubblicitarie, #Comunicazione, #ComunicazioneAgenzia, #ComunicazioneMilano, #ComunicazionePubblicitaria, #Ddb, #DdbAgency, #DdbMilano, #MusicSpot, #MusicaPubblicità, #MusichePubblicità, #Proiezioni3d, #Projection3d, #ProjectionMapping, #Pubblicità, #PubblicitàAgenzia, #PubblicitàAgenzie, #PubblicitàComunicazione, #PubblicitàInTv, #PubblicitàMilano, #PubblicitàTelevisiva, #PubblicitàTorino, #PubblicitaTv, #SaffirioTortelliVigoriti, #Slogan, #Spot, #SpotDownload, #SpotIt, #SpotPubblicitari, #SpotTv, #SpotVideo, #Stv, #StvTorino, #Stvddb, #VideoProjectionMapping, #VideoPubblicità, #Youtube

sabato 15 febbraio 2014

Copywriter: Volkswagen Automatic Distance Control

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/volkswagen-automatic-distance-control/


Volkswagen


Automatic Distance Control


Affissione


Volkswagen Automatic Distance Control Volkswagen Distanza di Sicurezza


Rispettate la distanza di sicurezza.
Volkswagen Automatic Distance Control.





Copywriter: Luca Bartoli
Art director: Roberto Rotte, Gabriele goffredo
Agenzia: stvDDB
Cliente: volkswagen
Prodotto: Automatic Distance Control


Volkswagen Automatic Distance Control


Il sistema di controllo di crociera con “regolazione automatica della distanza ACC” utilizza un sensore di distanza per misurare la distanza e la velocità relativa a veicoli di guida avanti.


Il conducente imposta la velocità e il divario tempo richiesto con i tasti sul volante multifunzione o con la leva della colonna dello sterzo (a seconda del modello). L’obiettivo e la effettiva distanza dal seguente traffico possono essere visualizzati come un confronto sul display multifunzione.


Un sensore controlla costantemente l’area di fronte al veicolo. Il conducente può usare l’acceleratore per interrompere il controllo ACC e accelerare velocemente. Uso del pedale del freno disattiva immediatamente la funzione ACC. Tutti i messaggi di sistema vengono visualizzati sul display multifunzione centrale.


In combinazione con un cambio automatico o un cambio DSG, ACC può frenare il veicolo ad un arresto completo, ad esempio nel traffico o code lento. A seconda della situazione, l’ACC accelera automaticamente il veicolo nuovo entro un lasso di tempo definito (Golf, Touareg).


“ACC” (automatico o con cambio DSG) può essere attivata alle seguenti velocità:



  • 0 a 160 km / h (Golf),

  • 0 a 200 km / h (Phaeton),

  • 0-210 km / h (Passat) o

  • 0 a 250 km / h (Touareg).


“ACC” (con cambio manuale) può essere attivato presso le seguenti velocità



  • 30-160 km / h (Golf) o

  • 30-210 km / h (Passat).



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #AmbientGuerrilla e #AutomaticDistanceControl, #Ddb, #DdbMilano, #DistanceControl, #DistanzaDiSicurezza, #MantenereLaDistanzaDiSicurezza, #RispettareLaDistanzaDiSicurezza, #SaffirioTortelliVigoriti, #Sicurezza, #SicurezzaVolkswagen, #Stv, #StvDdb, #StvTorino, #Volkswagen

mercoledì 12 febbraio 2014

Copywriter: La7 - Digitale Terrestre

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/la7-digitale-terrestre/


La7 – Digitale Terrestre


LA7_Digitale_Terrestre


Che te ne fai del digitale terrestre se le trasmissioni sono terra terra?


La7 porta l’alta qualità dei contenuti sul digitale terrestre.


La trovi sul 7 e sul 107, memorizzala sul 7. Per assistenza chiama l’800 000 977 o vai su LA7.it




la7 alta definizione


A cosa ti serve l’alta definizione se non riesci a distinguere il tg dalla pubblicità?


LA7 PORTA L’ALTA QUALITÀ DEI CONTENUTI SUL DIGITALE TERRESTRE.


La trovi sul 7 e sul 107, memorizzala sul 7. Per assistenza chiama l’800 000 977 o vai su LA7.it




la7 notizie


A cosa ti serve il decoder se le notizie che ti danno sono criptate?


LA7 PORTA L’ALTA QUALITÀ DEI CONTENUTI SUL DIGITALE TERRESTRE.


La trovi sul 7 e sul 107, memorizzala sul 7. Per assistenza chiama l’800 000 977 o vai su LA7.it




la7 digitale terrestre schermo piatto


A cosa ti serve lo schermo piatto se i programmi che guardi lo sono già?


LA7 PORTA L’ALTA QUALITÀ DEI CONTENUTI SUL DIGITALE TERRESTRE.


La trovi sul 7 e sul 107, memorizzala sul 7. Per assistenza chiama l’800 000 977 o vai su LA7.it





Copywriter: Luca Bartoli

Art director
: Luca Fontana
Agenzia: DLVbbdo, Milano
Cliente: La7
Proposte creative per Campagna Stampa


Digitale terrestre


da wikipedia, l’enciclopedia libera


Nelle telecomunicazioni la televisione digitale terrestre, in sigla TDT o DTT,[1] spesso anche abbreviata in digitale terrestre, è la televisione terrestre rappresentata in forma digitale. Da un punto di vista tecnico infatti l’informazione televisiva è un’informazione racchiusa in un segnale elettrico e in quanto tale può essere rappresentata in forma analogica o in forma digitale. Anche la rappresentazione analogica è utilizzata per la televisione terrestre. Tale televisione terrestre è chiamata televisione analogica terrestre e, proprio per il tipo di rappresentazione utilizzata per l’informazione elettronica, si contrappone alla televisione digitale terrestre.


Passaggio da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre


La televisione analogica terrestre è sempre stata la forma di televisione più diffusa al mondo, ricevibile attraverso le normali antenne terrestri.


Nella televisione satellitare la transizione da televisione analogica satellitare a televisione digitale satellitare è ormai quasi del tutto completata, questo perché la televisione satellitare è diffusa da pochi anni, solo dopo la televisione terrestre e la televisione via cavo. Inoltre la televisione satellitare è sempre stata molto legata alla pay-tv; infatti essa permette di diffondere un numero di canali decisamente maggiore rispetto alla televisione terrestre e alla televisione via cavo, per questo è sempre stata scelta dalle televisioni a pagamento. Inoltre, le televisioni a pagamento satellitari sono quasi sempre state fornite attraverso un ricevitore proprietario, spesso in comodato d’uso; di conseguenza, in caso di passaggio della televisione a pagamento da televisione analogica satellitare a televisione digitale satellitare, il ricevitore viene sostituito dalla società che fornisce la pay-tv stessa, senza costi aggiuntivi per l’utente.


La televisione via cavo ha seguito una simile evoluzione, in quanto, anche se si è diffusa molti anni prima della televisione satellitare, anch’essa è sempre stata legata alla formula della televisione a pagamento.


Il discorso è invece completamente diverso per la televisione analogica terrestre. Prima tipologia di televisione a diffondersi nel mondo, è sempre stata quella più diffusa, legata soprattutto alla televisione gratuita, in particolare alla televisione pubblica. Nei Paesi dove la televisione pubblica ha un ruolo rilevante, il passaggio dall’analogico al digitale impone agli utenti di dotarsi di un nuovo apparecchio per poter continuare a fruire del servizio pubblico. Per questo la transizione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre sarà inevitabilmente lenta, legata al normale ciclo di sostituzione degli apparecchi televisivi o comunque di acquisto dei decoder, anche se spesso vengono programmate dai governi degli Stati delle scadenze per tali transizioni.


Transizione


La transizione alla televisione digitale è il processo di passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella tecnologia usata per latelediffusione che dalla fine del XX secolo si sta realizzando in tutto il mondo. Il processo ha già interessato sia la televisione satellitare sia quella via cavo, dove però la transizione è avvenuta quasi in sordina in quanto queste due tipologie di televisione hanno una diffusione minoritaria rispetto alla televisione terrestre e sono utilizzate primariamente dalla pay TV, laddove la maggior parte di esse fornivano direttamente i ricevitori adatti alla ricezione dei canali digitali; inoltre, diversi utenti che ricevevano la televisione satellitare o via cavo sono stati indotti a sostituire le proprie apparecchiature analogiche con quelle digitali a causa della graduale digitalizzazione dei canali che è avvenuta nel corso degli ultimi anni (nella televisione satellitare dal 1993, ed in alcuni satelliti non sono più presenti emittenti televisive analogiche).


Per quanto riguarda la televisione terrestre, la transizione alla televisione digitale sta suscitando clamore e interesse perché, oltre a essere la tipologia di televisione più usata dalla popolazione, non può prevedere una coabitazione delle due tecnologie (a causa delle poche frequenze utilizzabili in totale). In Italia, lo spegnimento totale della storica televisione analogica terrestre è avvenuto il 4 luglio 2012.



Switch-over e switch-off[modifica | modifica sorgente]


I termini switch-over e switch-off (mutuati dalla lingua inglese) sono abbreviazioni rispettivamente di:




  • digital switch-over (in sigla DSO), la fase intermedia della transizione alla televisione digitale in cui coesistono sia la televisione analogica che la televisione digitale;


  • analog switch-off (in sigla ASO), la fase terminale della transizione alla televisione digitale in cui avviene lo spegnimento della televisione analogica.


In Italia la prima fase di switch-over è stata realizzata in alcune regioni attraverso lo spegnimento delle trasmissioni analogiche di una rete pubblica nazionale (Rai 2) e di una rete privata nazionale (Rete 4) e la conseguente attivazione di questi canali solo in modalità digitale. L’effetto principale dello switch over italiano – data l’impossibilità di continuare a vedere le trasmissioni televisive di Rai 2 e Rete 4 – è l’incentivo all’acquisto dei ricevitori esterni o dei televisori con sintonizzatore digitale terrestre integrato.



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #StampaAffissione e #AdvertisingCopywriting, #Affissione, #AffissioneAbusiva, #AffissioneManifesti, #AffissioneMilano, #AffissionePubblicità, #Affissioni, #Affissioni6x3, #AffissioniMilano, #AffissioniPubblicità, #AffissioniPubblicitarie, #AnnunciStampa, #Blogger, #CampagnaAdv, #CercasiCopywriter, #CercoCopywriter, #ComunicareEStampa, #Comunicazione, #CopyWriter, #Copywrite, #Copywriter, #CopywriterFreelance, #CopywriterLavoro, #CopywriterMilano, #CopywriterPortfolio, #CopywriterSenior, #CopywriterWeb, #CopywriterCopywriter, #Copywriting, #CopywritingBlog, #CopywritingPortfolio, #CorsiCopywriter, #CorsoCopywriter, #DAddaLorenziniVigorelli, #DAddaLorenziniVigorelliBbdo, #DAddaLorenziniVigorelliBbdoSpa, #DaddaLorenziniVigorelli, #DaddaLorenziniVigorelliBbdo, #Destra, #DiventareCopywriter, #DlvAgenzia, #DlvBbdo, #DlvMilano, #Dlvbbdo, #Esclusivamente, #FedericoGuiglia, #GuidaTv, #IlariaDAmico, #ImpiantiPubblicitari, #La7, #La7Tv, #LaSette, #LaStampaPubblicità, #La7, #La7Streaming, #LavoroCopywriter, #LavoroCopywriterMilano, #LeonardoManera, #LilliGruber, #LucaTelese, #Manifesti6x3, #MarioTozzi, #News, #Politica, #Poste6x3, #Press, #PressCopywriter, #ProgrammiLa7, #ProgrammiTv, #PubblicitàMilano, #Pubblicitari, #Pubblicitaria, #Seo, #SeoCopywriting, #SetteGiorni, #Settimana, #Sinistra, #Stampa, #StampaEPubblicità, #StampaEStampa, #StampaMilano, #Televisione, #TelevisioneGeneralista, #Tetris, #TrioMedusa, #Tv, #TvGeneralista, #TvOggi, #TvStasera, #WebContent, #WebCopywriter, #WebCopywriting, #WebWriter

sabato 8 febbraio 2014

Copywriter: Io, NeoNarciso

Da http://www.lucabartoli.info/copywriter/neonarciso/


Io, NeoNarciso.


Quando bello non basta.


Scritto da Luca Bartoli per Num̩ro Beaut̩ Рaprile 2007



La nuova vanità al maschile.


Verso la fine dell’ottocento Havelock Ellis, medico e psicologo, nel suo studio sull’autoerotismo definisce il narcisismo come una perversione sessuale in cui l’individuo fa di se stesso l’oggetto principale delle proprie pulsioni erotiche. Oggi in una società che definisce se stessa come ‘postmoderna’, quindi più moderna della stessa modernità, le cose si sono decisamente rovesciate. Medici e psicologi esaltano la masturbazione come precondizione di una sessualità felice mentre il narcisismo, privato della sua carica (auto)erotica, non è più una malattia. E se lo è, la cura è ancora ben lontana dall’essere scoperta.


Ma cosa significa oggi essere un narciso?


Narcisismo e neonarcisismo.


Per comprendere un fenomeno così attuale non possiamo di certo affidarci a trattati di psicopatologia o a rigide definizioni ‘da dizionario’ che tendono a enfatizzare la componente d’auto-ammirazione. Il narciso contemporaneo, in questo, stravolge completamente il mito narrato da Ovidio circa il bellissimo giovane condannato a innamorarsi della sua stessa immagine. Il neonarciso non passa il tempo celebrando agli altri la propria bellezza. Tutte le sue energie sono dirette al raggiungimento di un egoistico ed egocentrico desiderio di perfezione. E poiché quest’obiettivo è irraggiungibile per definizione, la sua vita è una lotta contro il tempo. Una compulsiva ricerca della novità, sia questa una dieta dai risultati miracolosi, un nuovo esercizio o l’ultima innovazione cosmetica appositamente pensata per lui.


La freneticità ha rovesciato il mito.


Perfetti si diventa?


È proprio il perfezionismo nella sua duplice valenza aspirazionale e nevrotica a fornirci, la chiave di lettura per comprendere il narciso del XXI secolo. Giudice implacabile di se stesso ed essere in perpetuo divenire, soddisfatto e orgoglioso della sua perenne insoddisfazione. Tanto ci sarà sempre un’area del proprio corpo da migliorare, un nuovo ideale da soddisfare e un ulteriore standard da raggiungere. L’identità del neonarciso è salva.


Il senso di mancanza diventa una bandiera.


 Edonismo e rivoluzione estetica.


All’inizio degli 80, dopo una ventina d’anni dalla loro nascita, si diffondono su larga scala le lampade a raggi UVA. La ricerca del piacere (e quindi del piacersi), imperante in quegli anni, è un motore inarrestabile. “Ormai abbiamo tutto, non resta che diventare belli”. La bellezza diventa status symbol. La bellezza è in vendita ed è alla portata di tutti. Centri estetici e solarium si affollano di donne e uomini uniti dal desiderio d’apparire più belli, diventando il teatro di questa rivoluzione. Una vera rottura col passato, se consideriamo che per secoli uomini e donne si sono presi cura di sé separatamente. Basta pensare alla distinzione, oggi ancora valida per certe fasce di popolazione, tra barbiere per lui e parrucchiere per lei.


L’ultima rivoluzione sessuale si compie con leggerezza.


 Tv e nuovi modelli.


Al di là del ruolo della pubblicità, che spesso più che innovare la società la rincorre, la televisione e in particolare il mondo delle serie televisive d’oltreoceano fanno di tutto per promuovere questi comportamenti sopratutto tra i più giovani. Si creano sex-symbol poco più che adolescenti per nulla imbarazzati nel prendersi cura di se stessi come, dove e quanto le proprie coetanee. Mike Seaver di Genitori in blue jeans, Zack Morris di Bayside school, per non parlare dell’intero cast maschile di Beverly Hills 90210, serie simbolo dei primi anni ’90. Ed è proprio nei dieci anni che precedono la fine del millennio che la tv mostra sempre più frequentemente uomini parzialmente o totalmente depilati, con grande gioia dei centri estetici che, cavalcando l’onda, offrono tariffe speciali ai loro nuovi clienti. Negli stessi anni nelle palestre di tutto il mondo si diffonde un nuovo ideale: il fitness. I corpi non sono più “mostruosi” come quelli dei bodybuider anni ’80, ma aggraziati, sinuosi e scolpiti a suon d’aerobica e cardio. Nei primi anni del nuovo millennio il cerchio si chiude: un numero crescente di trasmissioni e la fortunata serie Nip / Tuck puntano i riflettori sulla chirurgia estetica maschile: botulino, lipoaspirazioni ma non solo. Cade così l’ultima roccaforte riservata alle donne, ogni distinzione tra i generi è annullata.


La scatola che rende tutti schiavi ha liberato la bellezza. Per tutti.


 Il nuovo uomo sul grande schermo.


Anche il cinema fa la sua parte mostrandoci sempre più spesso divi ossessionati dal proprio aspetto non solo dietro la macchina da presa. Gli ’80 si aprono con Richard Gere e il suo American Gigolò, subito un punto di riferimento di un nuovo modo di essere uomo, lontano anni luce dai duri alla Bogart. Da lì a 20 anni il passaggio al narcisismo come mania è palpabile in American Psyco. Nella pellicola, il protagonista nell’evoluzione della sua follia è alle prese con maschere esfolianti, lettini solari e allenamenti ossessivi. Persino a casa nostra nel recente Saturno contro, Stefano Accorsi è alle prese con una crema per il contorno occhi, sotto lo sguardo incredulo della moglie, al secolo Margherita Buy.


Narciso è ormai uno di noi.


Il neonarcisismo tra virilità e omosessualità.


Ma come si relaziona il nuovo uomo con gli altri uomini e sopratutto come questi si relazionano a lui? I nostalgici del mito dell’uomo virile, quelli che mostrano con orgoglio il pelo sul petto e pensano che in fondo l’uomo “ha da puzzà”, lo guardano con sospetto. Ai loro occhi si tratta di una ‘mezza checca’ da etichettare e tenere a distanza. Per quanto riguarda i rapporti con il mondo omosessuale, i neonarcisi sono tutti, più o meno, consapevoli di avere uno stile di vita (oggi considerato) da gay. Alcuni ci scherzano su tranquillamente, mentre altri sentono ogni tanto il bisogno di mettere i puntini sulle ‘i’ e marcare la propria etero-identità.


Un’identità di frontiera.


I rapporti con l’altro sesso.


Quaranta anni di femminismo (o qualsiasi cosa fosse) sono, in parte, riusciti a demonizzare la ricerca di una bellezza fine a se stessa. Così, oggi una buona parte della popolazione femminile, se da un lato vive quasi con vergogna il bisogno di piacere e di piacersi, dall’altro condanna l’idea che un uomo si curi quanto o più di loro. Soprattutto, queste donne non accettano che lui lo faccia con orgoglio e alla luce del sole. L’unica difesa per preservare la propria autostima è mettere in dubbio la virilità di questi sedicenti nuovi uomini. L’invidia del pene si manifesta su altri oggetti di forma analoga, siano questi pinzette per le ciglia o rulli per la ceretta.


Fortunatamente per il neonarciso esiste tutta un’altra fascia di popolazione femminile che apprezza gli effetti di tanta cura e vanità. È una donna esteta, tendenzialmente più sicura di se stessa e della propria identità, che non si sente messa in discussione se il suo compagno le consiglia circa una crema o una dieta. Neanche se lui passa un po’ più tempo di lei nel bagno.
La bellezza ha sempre un prezzo.










Copywriter: Luca Bartoli
Agenzia: Freelance
Cliente: RCS Media Group
Prodotto: Numéro Beauté

Articolo sul tema “Metrosessualità”



Facebook Twitter Email

Campagna pubblicata in #Scrittura e #ARcs, #AddominaliPerfetti, #Aerobica, #AmericanGigolò, #AmericanPsyco, #Articoli, #Articolista, #BaysideSchool, #Blogger, #Bodybuilding, #CardioFitness, #CercasiFreelance, #CopyWriter, #Copywrite, #Copywriter, #CopywriterArticoli, #CopywriterFreelance, #CopywriterWeb, #CopywriterCopywriter, #CopywritingBlog, #Cosmetioca, #Edonismo, #Etero, #Eterosessuale, #Fitness, #FrasiSulNarcisismo, #FreeLance, #Freelance, #FreelanceIt, #FreelanceItalia, #FreelanceLavoro, #FreelanceMilano, #FreelancerIt, #Gay, #Giornalista, #GiornalistaFreelance, #InnovazioneCosmetica, #LampadeRaggiUva, #LavoroFreeLance, #LavoroFreelance, #LibriRcs, #Masturbazione, #Metrosessualità, #Metrosexual, #Metrossuale, #Narcisismo, #NarcisismoMaschile, #Narciso, #NarcisoFiore, #NoGay, #NuméroBeauté, #Omo, #Omosessualità, #Ovidio, #OvidioNarciso, #Perfezionismo, #PerversioneSessuale, #Poser, #Postmoderna, #RaggiUva, #Rcs, #RcsA, #RcsLibri, #RcsMediagroup, #Rcsit, #RedazioneTesti, #RichardGere, #RivoluzioneEstetica, #Selfie, #Sexsymbol, #SocietàPostmoderna, #Soddisfazione, #StatusSymbol, #StoriaDiNarciso, #UomoPerfetto, #Uva, #Vanità, #WebContent, #WebCopywriter, #WebCopywriting, #WebWriter